lunedì 30 settembre 2013

Sukkoth *












Ora che la luce evade
dietro angoli assopiti
di nuovo orfana d’intenti
e di aspettative nuove.

Mi osservo nella penombra
di una qualsiasi sera
oltre il confine aguzzo
di un crepuscolo urbano.

Leggo la siccità degli occhi
le vene colme di parole
le linee curve delle ciglia
tese di insonnia e fame.

Con il vigore delle mani
m’aggrappo all’ultimo raggio
senso ultimo riesumato
del messia attesa intima.

Mi rimane una capanna
di frutti rossi e di stracci
di preghiere mai pronunciate
e pareti d’umili sogni.

* “Sukkot”, “capanne” in ebraico, fa riferimento alla Festa delle Capanne o Festa dei Tabernacoli, una delle più importanti ricorrenze dell'ebraismo e si svolge fra fine settembre e inizio ottobre. Ricorda le capanne dove il popolo d'Israele viveva durante l'esodo nel deserto, dopo la fuga dall'Egitto. La capanna realizzata in occasione della ricorrenza, rappresenta una dimora temporanea, generalmente viene costruita in legno, ha almeno 3 pareti e un tetto fatto di rami d'albero che la tradizione vorrebbe siano fronde di palma, attraverso il quale deve potersi vedere il cielo, mantenendo comunque un effetto di ombra prevalente all'interno.

martedì 24 settembre 2013

Bleeding a prayer



"..... God creates the land
Every day with blend
I can’t understand
The secret formulae...."

 



Questa composizione è stata pubblicata sul numero autunnale della rivista letteraria “The Circle Review”, dove potrete trovare il testo completo, scaricabile gratuitamente qui.

domenica 22 settembre 2013

Sacrifice was right?










The secret of healing
It’s easily feeling
Something could have sense in the life

While life is whispering
There could be forgiving
I now hope sacrifice was right

I am lucky but stupid 
In this world so sooty 
I can’t catch opportunities 
All the plans in my hands can sleep 

I am nothing but duty 
It’s my false faith and unit 
I can’t explain in what I was wrong 
And less I know what I deserve 

I put on a scale
My millions mistakes
And on the other plate all merits

I am not a judger
Only the holy Father
Can say if we can pay or gain

I am lucky but stupid 
In this world so sooty 
I can’t catch opportunities 
 All the plans in my hands can sleep 

I am nothing but duty 
It’s my false faith and unit 
I can’t explain in what I was wrong 
And less I know what I deserve

domenica 15 settembre 2013

Falso zafferano


L’ultima volta qui
prima dell’autunno.

Falso zafferano
al posto di querce.

La vita asciuga
i sogni fradici.

mercoledì 11 settembre 2013

Muin *


La primavera al contrario, 
ombre d’alberi allungate
sulle colline attonite:
vene pronte ad esplodere
per accarezzare l’inverno.

* “Muin” significa “Vigna” in gaelico.

domenica 8 settembre 2013

I know it's not right but it's real

Mentre il sole volge pigramente a sud annunciando giornate sempre più brevi, io studio come sopravvivere all’autunno. Mi immergo in queste acque scaldate dall’utero della terra. Colorate dai miei occhi stanchi. E penso al vento del mare, al sangue che indica la direzione della vita, alla saggezza delle stagioni che sanno sempre quando è giusto arrivare. “I took the wind from the sea. I took the blood from an arrow. I took the wisdom of spring.” Penso a tutti i luoghi insoliti in cui ho cercato risposte senza trovarle. “Been looking for answers. In unsavoury places”. E soprattutto penso a chi si sta costruendo un futuro nuovo intorno a me. Ancora una volta mi pervade questa sensazione di immobilità. Mi sento come se non stessi facendo altro che osservare me stesso senza concludere nulla. Vivo continuamente guardando cosa sono stato. Analizzando ogni scelta e gli sviluppi che ha portato. Continuo a non capire che il futuro non nasce dall’autoanalisi ma, come dimostrano le vite che continuamente si incrociano con la mia, solamente dal coraggio di vivere. E in mezzo a tante parole, scritte e pronunciate, mi sento perso e solo. Vorrei che qualcuno, anche se mentendo, mi dicesse che mi comprende. Vorrei sentirmi dire, che anche se è tutto immensamente ingiusto, questa è la realtà. “Those of us who are lost and low. I know how you feel, I know it's not right but it's real”.

Le parti in inglese sono tratte da "Don't ask me why" di Laura Marling