mercoledì 29 novembre 2017

Arbusto

Mentre gli altri crescono
io rimango piccolo
e osservo i loro tronchi
stagliarsi nel cielo
e i loro rami penduli
carichi di frutti



Intanto il mio arbusto
fragile e inadatto
stenta a sopravvivere
ad ogni inverno.

venerdì 24 novembre 2017

Briciole di età

Quante vite fa eravamo qua
non mi ricordo dimmi
non lo ricordo più

Io mi sedevo qua mentre tu là
non mi ricordo dimmi
non lo ricordo più

Su quel dirupo che chiamiamo tempo
mi siedo e attendo un momento
e non importa più quello che sento
rimane soltanto tormento

Ho lasciato pagine a metà
e dei sogni ho fatto
briciole di età

Nello specchio le fragilità
ho scolpito a secco
senza la pioggia

Su quel dirupo che chiamiamo tempo
mi siedo e attendo un momento
e non importa più quello che sento
rimane soltanto tormento

mercoledì 22 novembre 2017

I'm forgetting to be me

Trying to belong
to this strange world
I'm forgetting to be me
Now that I've understood
a sip of the truth
I am trying to believe
That I can come back to me

And when I miss myself
I come back always here
the place that I know well
out of the border is

And here oh I can find the strength of my youth
and here oh I can pray for myself to return

People around
seem to want to
make me feel a little shit
I don't know why
but it is not right
I have to try to be free
Trying to come back to me

And when I miss myself
I come back always here
the place that I know well
out of the border is

And here oh I can find the strength of my youth
and here oh I can pray for myself to return

giovedì 9 novembre 2017

Hoddmímir *

Ho visto il bosco spegnersi
e poi la notte prematura
invadere gli alberi in preghiera.

Il buio cresce e sfiora le stelle
ritorniamo uomini antichi
fradici di fede e immensità.

* Secondo la mitologia norrena, il bosco di Hoddmímir sarà l’unico luogo sulla terra a scampare alla fine dei tempi, quando avverrà la battaglia definitiva fra caos e ordine.

mercoledì 8 novembre 2017

Rùakh *

Sento il respiro
impercettibile
sono solamente
il flebile fiato
come una candela
sul bordo del mare
colpita dal vento
pronta a spegnersi.

* "Respiro" in ebraico

lunedì 6 novembre 2017

The seated woman with a parasol

Nonostante non ti veda e non sappia nulla di te da anni, ieri, l’aver saputo che non ci sei più mi ha scioccato. Ho cercato di ignorare la cosa ma poi, ora dopo ora, mi è esploso dentro un mondo di ricordi. Quante estati abbiamo trascorso assieme tra i nostri amati monti! E quante pagine ho scritto su di te! Mi ricordo le passeggiate infinte tra i campi e i boschi: mi hai insegnato tantissimo sulle erbe, sui funghi, sui frutti e le bacche… solo con te ho imparato l’immenso tesoro che nasconde la natura. Mi hai fatto capire come ogni stagione riservi doni diversi e come ognuna sia in grado di offrirci ciò che ci serve per arrivare alla successiva. Il tuo orgoglio e la tua raffinatezza hanno lasciato profondi segni nel carattere ancora in formazione di un adolescente insicuro come ero io. Nel bene e nel male, sei stata una maestra per me. Devo un pezzo di quello che sono a te e a quegli anni. Con te il mio mondo è cambiato e ho compreso come spiritualità e natura abbiano un legame indissolubile. Prima di allora ero rimasto chiuso nel mio guscio di parole e libri, senza muovermi. Al riparo dal vento, senza intuire la forza immensa della tempesta che ci attende al di là del muro. “My world will change for me. I haven't moved since the call came. Since the call came I haven't moved. I stare at the wall knowing on the other side. The storm that waits for me”. La vita ci ha allontanato da anni e ci sono stati dissapori con la mia famiglia. Mi hai deluso e forse io ho deluso te. Non ci siamo mai riusciti a chiarire. Ma è bello che, più che la fine ingloriosa della nostra amicizia, io mi ricordi tantissimi bei momenti che abbiamo trascorso. All’inizio di ogni autunno, mi vengono in mente le nostre serate nella tua piccolissima casa, appena al di sotto della chiesa. Con noi persi in chiacchiere di fianco alla stufa, cuocendo qualche mela appena raccolta negli alberi selvatici del bosco. Mi sentivo così sicuro e in pace lì. “I will be safe in my frame. In your house”. In piena estate mi ricordo le serate nel tuo giardino, anch’esso piccolo ma curato, con una tisana sul tavolo e spesso qualche ospite con cui scambiarsi le novità. E poi ancora, la tarda primavera, quando arrivavi su in montagna per iniziare la stagione e avevi sempre nuove idee e progetti, che mi raccontavi accanto ai cespugli di biancospino appena fiorito. Stavi nella tua casetta di montagna, dove eri nata, da aprile a inizio novembre e poi tornavi nella tua lontana pianura del nord per trascorrere l’inverno. Ora che sei morta lontana, mi piace pensare che tu stia facendo il percorso a ritroso e che il tuo spirito ritornerà in mezzo ai monti in cui sei nata. Ti vedrò di nuovo seduta sulla nostra panchina, con il tuo parasole sopra la testa, tra la siepe di querce e la chiesa. Esattamente nel tuo luogo dell’anima. Luogo che non potrai mai tradire. “Then the seated woman with a parasol. May be the only one you can't betray”. Addio Ester. 

Le parti in inglese sono tratte da “Parasol” di Tori Amos.
L’immagine è “Seated Woman with a Parasol (study for La Grande Jatte)” di Georges Seurat

sabato 4 novembre 2017

The first day of the year

The first day of the year
I bless another tear
When I think what I’ve left
Behind me there’s a mess
I‘ve never been so wrong
I’ve seeded just failures
But I have to hold on

The first day of the year
And I am always here
This is my only home
One of the few things
I know I wanted to reach all
But I’m becoming old
And my future’s hollow

The ritual of yesterday
You said brought your sadness away
And I’ve tried to understand
Why I can’t feel the same

And the bonfire was so strange
So many spirits lit the flames
Because our intents
We can’t yet understand

The first day of the year
Heeding all around here
Every leave that now drops
May have its own real plot
I feel weary sometimes
But I’m reckless in spite
From morning to the night

The ritual of yesterday
You said brought your sadness away
And I’ve tried to understand
Why I can’t feel the same

I've understood that Nature is
the mirror of God for me
in every season there's
a profile of His face

1st November 2017

mercoledì 1 novembre 2017

Pleiadi

Ho appoggiato il cielo sui polsi
per ascoltar le stelle bendate
con le Pleiadi testimoni
sopra le tegole stupite.

Quando il tempo diviene cristallo
e il falò un coro di spiriti
dai sorrisi del passato
nasce una nuova alba.

Samhain 2017